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Decori da Mangiare per l'Albero di Natale

L'Albero di Natale da mangiare
Il Natale ce lo immaginiamo tutti scintillante e glitterato.
Io invece vorrei riscoprire insieme a voi l'albero da mangiare.

Un tempo era così all'Albero di Natale si appendevano biscotti, caramelle, cioccolatini, mandarini, frutta secca e a poco a poco lo si mangiava..

Ho ereditato questa tradizione da un'amica che non vedo da anni ma ogni volta che è Natale mentre appendo i miei decori mangerecci a lei tornano i miei pensieri e i miei auguri.

Sarà facilissimo decorare il vostro albero sarà sufficente fare catenelle di caramelle
pendenti di biscotti e perchè no di cioccolatini.

Qualche mandarino infiocchettato colorerà vivacemente tutto l'insieme e regalerà un aroma persistente al vostro Albero di Natale da mangiare.
Non scordatevi di fare anche dei bellissimi cornetti con dentro caramelle e frutta secca.
Tipo questi proposti da Ikea vuoti ma nulla vieta di riempirli con leccornie a volontà!
O di farli homemade con un po di carta da regalo.
Potete anche creare deliziose scatoline sorpresa incartate e appese, con qualche fiocco dorato invoglieranno tutti a farsi aprire.

Non male l'idea di fare lunghe strisce di popcorn sarà sufficente infilzare con un ago i soffici chicchi appena scoppiati salati o dolci come preferisce il vostro palato.

Quindi forza date libero sfogo alla vostra creatività!

Buon Natale!

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Ma il Miele di Tarassaco chi lo fa? Tu o le api?

Ape su Fiore di Tarassaco
Una ricetta facile facile, perfetta perfetta, veloce veloce!
Il miele di Tarassaco!

No non dovete volare di fiore in fiore e neppure rannicchiarvi in un'arnia, e nemmeno raccogliere polline o farvi spuntare il pungiglione!

Dovete solo raccogliere 4 manciate di fior di Tarassaco (alias Dente di Leone o Piscialetto).

Mi raccomando fatelo lontano da strade trafficate o giardini frequentati da cani..... dovete poi mangiarlo il "Miele di Tarassaco" quindi attenzione al luogo di raccolta!

Mettete le vostre 4 manciate di Fiori di Tarassaco in un litro di acqua fredda e lasciateli a riposare per una notte.

Il giorno dopo li strizzerete e metterete il liquido così ottenuto sul fuoco non prima di averv aggiunto un kg di zucchero e a un limone bio tagliato a rondelle.

La fiamma dovrà essere bassissima e il preparato dovrà scaldarsi lentamente fino al bollore.

Una volta raggiunto il bollore spegnete lasciate raffreddare e ripetete l'operazione per 3 volte o comunque fino a quando il preparato avrà raggiunto la consistenza del miele!

Assaggiate e ditemi non siete state delle bravissime api regine?
Non avete prodotto da sole un Miele di Tarassaco squisito e sano?

Farà benissimo a tutta la famiglia grazie alle proprietà dei Fiori di Tarassaco che la preparazione è riuscita a mantenere integre e a riversare intatte e benefiche in questo meraviglioso Miele di Tarassaco casalingo.
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Pet flowers, metamorfosi di una bottiglia di plastica

Pet flower
Se osservi con attenzione  il fondo delle bottiglie in Pet puoi scorgere un fiore!
Si si guarda con attenzione.... lo vedi?
Se non ti sembra un fiore presto lo sarà e sarai proprio tu a realzzarlo in poco tempo e con gran divertimento.

Ingredienti per questo attacco di ricicl-arte: forbici e bottiglie di plastica vuote

Prendi la tua bottiglia di plastica togli il tappo e schiacciandola appiattiscila per riuscire a fare un taglietto con le forbici.
Allarga il taglietto e taglia ruotando la bottiglia in modo che rimanga solo il fondo.
Rifila la parte in eccesso tagliando fino alle scanalature.

Ecco che comincia ad apparire il nostro fiore.
Fai dei taglietti lungo le scanalature e ora spingi in fuori in corrispondenza delle bombature.

Ora arrotonda i futuri petali tagliandoli grossolanamente con le forbici.

Prendi un accendino o una candela  passa velocemente attorno ai fiori per dargli una forma perfetta.
Con il caldo ella fiamma il pet si arriccia e si restringe.

Ecco realizzato il nostro fiore che potrà decorare persino l'albero di natale.

Buona  visione.



   

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La Chelidonia rischiara la vista

Celidonia o erba delle rondini
Stamattina, mentre speditamente camminavo in direzione della posta, in una giornata veramente uggiosa, vedo far capolino al finire dell'asfalto una bellissima pianta di Chelidonia con i suoi inconfondibili fiorellini giallo intenso.

Era lì soffocata da sterpi e cemento che elegantemente si ergeva, fiorita e fiera come a ricordarmi che urge avere più rispetto per la nostra terra che riesce ancora malgrado tutto a dare i suoi frutti migliori.

Mi ha molto colpito questo incontro e molto rasserenato, ho trovato qualcosa di simbolico, un suggerimento prezioso che la pianta ha voluto donarmi, in una giornata così scura e piovviginosa i suoi fiorellini gialli e belli mi hanno regalato la voglia di sorridere e di guardare con occhi diversi la strada da fare.

Nota fin dall'antichità fra i tanti regali che questa pianta ci fa c'è quello di rischiarare la vista, simbolicamente quindi ho colto un messaggio profondo, un avvertimento preciso: forse non stai guardando con occhio lucido la strada che stai percorrendo quindi urge meditare e rivalutare.

Avevo studiato a lungo la Chelidonia in passato per questo immediatamente mi è venuto in mente che il suo nome viene dal greco e significa rondine: pare che le rondini la scelgano da sempre per curare gli occhi dei piccoli che non ci vedono ridandogli la vista.
da qui ne discende una delle tante forme popolari con cui viene chiamata: erba delle rondini.

Di questo parere è anche la Trebes che indica la Chelidonia come efficace rimedio per rischiarare  e migliorare la vista.
Ma non finisce qui pestata e applicata su piedi ed unghie toglie le micosi.

E' così tanto generosa e instancabile che la Celidonia è sempre verde, anche in inverno se avete la fortuna di ricordarvi dove l'avete incontrata potete beneficiare delle sue parti anche sotto la neve.
 
Se viene spezzata la pianta piange intense lacrime gialle per questo è impossibile confondere la Celidonia con altre specie simili.

L'utilzzo della pianta va fatto da mani esperte, non improvvisatevi mai medici di voi stessi, anche le piante devono essere utilizzate cum granus salis!

Fra gli usi più popolari della Celidonia ricordiamo che viene spesso consigliato il suo latte caustico in toccature per risolvere verruche calli e porri.

Se conoscete altri usi o avete consigli non esitate a scriverli nei commenti, farà piacere a tutti leggerli!
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La torta di mele e boccioli di Tata Tella

Stamattina ho portato il mio Pulcino all'asilo.
La ci son le Tate e che Tate!

Devo dire che siamo davvero fortunati io e Pulcino Ballerino,abbiamo incontrato delle Tate meravigliose piene di voglia di esserci, sì di esserci.
Si vede, si respira, si capisce, quelle Tate son li per far le Tate con amore e con tanta passione.

Stamattina mi hanno accolto con una bellissima Torta di mele!
Che ci siam sbaffate da Mamma a Mamma!
Direte che cosa c'è di speciale in una torta di mele?

L'amore di Tata Tella che l'ha decorata con boccioli di rose fatte con le mele!
Deliziosa la torta, deliziosa la Tata ed eccovi la ricetta che mi ha confidato in gran segreto!

Torta di mele con boccioli di Rosa
200 gr di farina biologica
130 gr di zucchero (se la mela è asprigna mettine 150)
60 gr di olio extra vergine spremuto a freddo
2 uova intere (mi raccomando biologiche allevate a terra)
1/2 bustina di lievito per dolci
un limone non trattato (buccia grattugiata e succo)
una tazzina di latte
4 o più mele (la quantità dipende dalla grandezza delle mele) tagliate in tocchetti o a rondelle (decidi tu)

Sbatti bene uova e zucchero, aggiungi l'olio, il succo e la buccia del limone, la farina setacciata e il lievito sciolto nel latte.
Mescola con cura, il composto deve essere liscio e cremoso!
Prendi una teglia di 25-26 cm imburrala e infarinala, versa il composto e affondaci i tocchetti di mela.
Prendi una mela sbucciala e tagliala in modo da creare dei nastri che avvolgerai su se stessi per formare tante piccole rose che appoggerai sulla torta.
Ora spolvera il tutto con un po' di zucchero e inforna a 180 gr per circa 35 minuti e .....

GNAM GNAM GNAM
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Ti presento Lino Chiocciolino, il folletto raccontastorie!

Io son Lino Chiocciolino cantastorie birichino,
Un folletto col berretto un amico assai perfetto.
Sempre pronto nel racconto non mi faccio mai lo sconto
Se mi appoggi sul comò al mattino tornerò
per giocare insieme a te almen fin alle tre

Trovo deliziosissima questa idea facile da realizzare ma allo stesso tempo bellissima.
Vi serve una chiocciola (ovviamente senza lumaca!) un bastoncino, un po' di stoffa, una pallina di carta e tanta fantasia.

Se non avete la chiocciola potete usare una conchiglia è un po' più difficile da bucare ma molto adatta come casetta del nostro folletto.

Il vostro piccino rimarrà estasiato vedendo Lino Chiocciolino che appare e scompare dalla sua casetta!

Chiocciolino sarà un ottimo cantastorie, a noi Mamme basterà un po' di fantasia e insieme a Chiocciolino sarà più facile far addormentare i nostri piccini.

Le istruzioni passo passo le trovate sul sito giocomania, c'è anche il filmato per realizzare il vostro  Chiocciola folletto.

Il mio si chiama Lino Chiocciolino, canta balla, narra e ci accompagna a far la nanna!

Che prezioso insostituibile magico aiutante!
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